Friday, January 21, 2011

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IL PICCOLO DEVID E' MORTO DI POVERTA'. WELFARE E SPESA SOCIALE IN ITALIA SONO IN CADUTA LIBERA


Starting from a painful piece of news (the death of the little Devid in Bologna on the eve of Epiphany), Famiglia Cristiana in his latest editorial proposes a documented analysis of the welfare and social spending, in our country are now 'free fall' . propose to our readers because this reflection also locally occurs on the same trend that exists at national level. They have guilt our administrators? No direct hit, but remember that these choices have been made nationally by the center-right government (PDL + Lega Nord), in the presence of a severe economic crisis, which has deepened and widened the poverty situation in our country, he thought well - to make ends meet for the State - to significantly cut funding for social spending, thus putting into serious difficulties even local administrators. is the editor of Famiglia Cristiana.

DEVID OF DEATH: A warning LONGER IGNORED.

Devid not morto di freddo in piazza Maggiore, salotto buono di Bologna la "grassa", come cantava Francesco Guccini qualche anno fa. In una società distratta, alla vigilia dell'Epifania, Devid è morto "di povertà". A causa di politiche sociali svuotate, interrotte. Anzi, disarticolate. Un dramma che dovrebbe interrogare tutti. Ma la vicenda è passata subito nel dimenticatoio. Come si conviene per tutto ciò che comporta riflessioni complesse e impegnative.

Il "welfare all'italiana" è in caduta libera. E mette, ormai, in fila drammi, uno dopo l'altro. Siamo a dieci anni dal la Legge 328 , conosciuta come "Legge quadro per un sistema integrato di interventi e servizi sociali". Ma sarà una commemorazione triste. Quella legge, approvata coi voti del Centrosinistra e senza opposizione del Centrodestra, è stata disarticolata . Si è fatto in modo che il suo spirito sparisse dall'orizzonte del nostro Paese. E i finanziamenti quest'anno si sono ridotti a un livello mai raggiunto.

Due anni fa il Fondo per le politiche della famiglia era dotato di 346 milioni di euro. Quest'anno si scende a 52 milioni. Il Fondo per le politiche sociali passa da 929 milioni a 75. Il Fondo inclusioni per gli immigrati da 100 milioni a 0. Stessa sorte per il Fondo servizi per l'infanzia: da 100 a 0. In totale, negli ultimi tre anni, i Fondi statali di carattere sociale sono stati tagliati del 76%. E la previsione fino al 2013 è di un ulteriore taglio, pari al 21%.

Si sono persi per strada 2 miliardi di euro per la spesa sociale . Perchè allora stupirsi se a Bologna Devid muore di freddo in piazza Maggiore? Il ministro del Welfare Sacconi non si è opposto alla "mannaia tremontiana" . Le scarse risorse spingono alla sussidiarietà. Ma non per convinzione politica e costituzionale, ma solo per nascondere un deficit sociale. Tanto poi c'è il volontariato, che supplisce a uno Stato che disarticola il welfare. Oppure si passa alle politiche del sussidio: bonus e social card, che non risolvono nulla.

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